La storia di Nurachi, paese in provincia di Oristano, comincia già nella preistoria, quando la zona era abitata da numerosi insediamenti le cui tracce sono visibili ancora oggi, come i resti dei villaggi di Mare e Pauli, Paule e Fenu, Cuccuru e Mari, Gribaia. Il toponimo Nurachi si deve però, come è facile intuire, alla presenza di un nuraghe, il Nuraci de Pische, del quale oggi restano però pochissime tracce.

A dare lavoro agli archeologici che scavano a Nurachi non è solo la preistoria: numerosissimi reperti di epoche romane fanno capire quanto il sito fosse frequentato anche a quei tempi, così come era attivo nel medioevo, quando fece parte del Giudicato di Arborea.

A Nurachi merita senz’altro una visita la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, che nel 1983, durante dei lavori di restauro, ha riservato una grossa sorpresa: sotto un pavimento è stata infatti trovata una chiesa tardoantica risalente al VI secolo con tanto di battistero ancora intatto.

Attorno alla chiesa sotterranea è stata trovata anche una necropoli con sepolture ad essa coeve. Gestito dal comune, è stato inaugurato all’interno di una casa tradizionale nurachese il Museo di Etnografia Peppetto Pau, per rendere omaggio al cittadino oristanese che fu “ poeta, scrittore e studioso d’archeologia ”.

Nel comune di Nurachi troverà – letteralmente – pane per i propri denti anche l’amante della buona cucina, visto che le molte aziende agricole del territorio fanno della produzione dei frutti della terra una delle voci più forti del bilancio dell’economia del paese. Attiva è anche la pastorizia. Il prodotto locale più importante è sicuramente la vernaccia, un pregiato vino bianco.

 
   
 
 

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