Siris è un piccolo comune della Sardegna sud-occidentale situato in provincia di Oristano e facente parte della regione storico-geografica della Marmilla. Collocato a oltre centocinquanta metri sopra il livello del mare e popolato oggi da poco più di duecento persone, il suo territorio era abitato fin dall’epoca preistorica, come dimostrano alcuni ritrovamenti che testimoniano la presenza di insediamenti umani già in tempi molto antichi.

Il reperto più interessante è senza ombra di dubbio il nuraghe Inus, collocato lungo le pendici del Monte Arci; altri rinvenimenti degni di nota sono inoltre le numerose domus de janas, le tombe e i resti di epoca romana (monete e ceramiche), il nuraghe Pala Serra, il nuraghe Pranu Forru e il nuraghe Su Sensu, situato al confine con il comune di Pompu.

Nel centro storico di Siris è invece possibile visitare la chiesa di San Sebastiano, edificata negli anni Cinquanta, che al suo interno conserva la statua in legno di Sant’Antonio da Padova; mentre appena fuori dal centro è possibile ammirare la chiesa di San Vincenzo Martire, edificata con molta probabilità nel Sedicesimo secolo e restaurata di recente.

Attorno alla chiesa si possono ancora intravedere i resti di un villaggio di epoca romana. Il comune di Siris e il suo territorio fanno parte anche del Parco Geominerario della Sardegna.

 
   
 
 

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