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Antonio Segni

Antonio Segni nacque a Sassari il 2 febbraio del 1891, da una nobile famiglia sarda.

Così come i suoi illustri concittadini Francesco Cossiga ed Enrico Berlinguer, si diplomò al Liceo Classico Azuni e si laureò in Giurisprudenza nel 1913 presso l’Università di Sassari. Intrapresa la carriera politica, Segni si iscrisse al Partito Popolare Italiano fin dalla sua fondazione e ne divenne consigliere nazionale dal 1923 al 1924.

Nel 1920 fu insegnante di Diritto processuale presso l’Università di Perugia e successivamente insegnò nelle Università di Cagliari, Pavia, Roma e Sassari, dove ricoprì la carica di Magnifico Rettore dal 1946 al 1951.

Antonio Segni ottenne inoltre la laurea Honoris Causa in Scienze Agrarie presso l’Università di Georgetown a Washington. Dal 1944 al 1950 fu sottosegretario all’Agricoltura del terzo governo Bonomi, del governo Parri e del primo governo De Gasperi; mentre nel 1951 e nel 1953 venne rispettivamente nominato ministro dell’Istruzione del settimo governo guidato da Alcide De Gasperi e del governo Pella.

Dal 6 luglio del 1955 al 18 maggio del 1957 fu presidente del Consiglio dei Ministri e nel 1958 assunse anche la carica di ministro della Difesa. Dal 15 febbraio 1959 al 25 marzo 1960, Antonio Segni fu sia presidente del Consiglio che ministro dell’Interno; nel 1960 e nel 1962 ricoprì anche il ruolo di ministro degli Esteri e il 6 maggio del 1962 fu nominato presidente della Repubblica italiana; carica da cui si dimise il 6 dicembre del 1964, in seguito a una trombosi cerebrale.

Antonio Segni divenne Senatore a vita, com’è consuetudine per chi è stato presidente della Repubblica, e morì a Roma nel 1972. È sepolto nel cimitero comunale della sua città natale, poco distante dalla tomba di Francesco Cossiga.

 
 
   
 
 

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