Il carnevale di Tempio (in dialetto gallurese carrasciali timpiesu) si svolge nella città di Tempio Pausania, capoluogo insieme ad Olbia dell’omonima provincia. Esso è incentrato quasi completamente sulla figura di Re Giorgio e ha avuto luogo per la prima volta nel 1956. L’entrata trionfale del re in città segna l’inizio dei festeggiamenti mentre il falò allestito per bruciarlo ne determina la fine. Il carnevale di Tempio comincia il giorno di giovedì grasso; la domenica si celebra il matrimonio tra Re Giorgio e la popolana Mannena, vestita in modo audace, che avranno un figlio chiamato Giorgio, re del carnevale successivo. Per sei interi giorni Re Giorgio è ricoperto di onori e osannato dalla folla, ma il giorno di martedì grasso egli viene processato e bruciato sulla pubblica piazza poiché colpevole di rappresentare tutti i mali della città; in questo modo si ripete l’antico rito del fuoco che preannuncia la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. Oggi Sua Maestà è impersonato da un pupazzo che può rappresentare il padrone, il sindaco, l’assessore o addirittura il presidente del Consiglio e della Repubblica. Il carnevale di Tempio è caratterizzato anche dalla sfilata di carri allegorici che devono presentare regolare domanda di partecipazione entro un termine prestabilito e il cui progetto viene sottoposto al giudizio di una commissione composta da alcuni membri delle autorità locali. La “ parata ” dei carri, su cui sfilano le maschere grottesche e satiriche raffiguranti personaggi dell’attualità politica e sociale, rappresenta in assoluto il momento più spettacolare della festa e attira ogni anno migliaia di visitatori e turisti per assistere ad uno dei più suggestivi e affascinanti carnevali sardi.
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