Calasetta (in sardo campidanese Cal ‘e Seda e in tabarchino Cadesédda) è un comune della Sardegna situato in Provincia del Sud Sardegna. Il comune, detto anche “ la bianca ” per via delle sue case intonacate con questo colore, è situato sull’isola di Sant’Antioco, un’isola di origine vulcanica collegata alla terraferma da un istmo artificiale.

Il paese è sorto agli inizi del 1500 a opera di navigatori liguri, diretti originariamente verso l’isola tunisina di Tabarka. Ecco perché la popolazione di Calasetta si definisce tabarchina e la lingua parlata è una variante del dialetto ligure, detto appunto ligure tabarchino.

Originariamente l’economia dell’isola si fondava sulla pesca del corallo, che andò scemando verso il 1700. Oggi Calasetta è rinomata per la coltivazione della vite, favorita da un clima caldo e secco in estate e mite in inverno, per la produzione del vino e per il turismo. La vegetazione è lussureggiante e tipicamente mediterranea, con arbusti di mirto, ligustro e ginepro.

La sua costa si presenta in molti punti scoscesa e caratterizzata da alti e impervi faraglioni e falesie, ma non mancano cale sabbiose. È possibile raggiungere il paese anche via mare, attraccando al porto di Calasetta che, per via del fondale basso e sabbioso, permette la navigazione a imbarcazioni di piccole dimensioni.

Tra le spiagge principali ricordiamo: la costa di Punta Dritta, di Punta Rosariedda, di Punta di Manca, di Punta Maggiore con la vecchia tonnara, di Mangiabarche e il suo faro, di Nido dei Passeri con i famosi tre faraglioni, la costa di Macari, La Vedetta e Punta Caragoli, di Giuanneddu Mei, di Grottoni dei Colombi, di Arcu de Mercureddu e le spiagge di Cirdu, Giunchera, Cossorgia, Tupei, Sottotorre, spiaggia delle Saline, spiaggia Grande, Cala Lunga, la riva Banchine dei Pescatori, La Marina e il Porticciolo Turistico e le calette di Punta Salina e dei Tuffi con la Grotta dei Tuffi. Si consiglia una visita al Museo d’Arte Contemporanea del comune di Calasetta.

 
   
 
 

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