Sulle rovine di un’antica città romana di Gurulis Nova, non lontano dai resti dell’importante città fenicia di Cornus, vicino all’interessante area archeologica paleocristiana di Columbaris, sorge Cuglieri (in sardo campidanese Cullieri), che ai tempi del regno di Sardegna fu pure capoluogo di provincia.

Siamo in provincia di Oristano, sul versante occidentale del Montiferru, in riva al Mar di Sardegna dalle acque limpide e incontaminate: le località balneari nel territorio comunale sono numerose e perlopiù molto belle, a partire da Santa Caterina di Pittinuri – famosa per una scogliera di calcare sulla cui cima sorge una torre spagnola – S’Archittu, che letteralmente significa l’arco, nome che si deve alla presenza di un arco naturale di circa quindici metri – una sorta di splendido ponte naturale ad una arcata – scavato nella roccia dalla millenaria erosione del vento.

L’economia del paese di Cuglieri si basa sull’artigianato tipico, soprattutto arazzi e tappeti, ma anche su agricoltura e allevamento: famoso è soprattutto l’olio, e in paese c’è pure un Museo dell’Olio, dedicato a Giorgio Zampa e ricavato in un antico frantoio restaurato di recente.

Da vedere senz’altro sono anche i resti dell’antico castello del Montiferru (la cui costruzione risale al XII secolo), conosciuto come Casteddu Ezzu; mentre – per quanto riguarda gli eventi folkloristici – meritevole di attenzione è senza dubbio il Carnevale tradizionale con la tipica maschera de Sos Cotzulados.
Il territorio del comune di Cuglieri comprende le frazioni di S’Archittu, Santa Caterina di Pittinuri e Torre del Pozzo.

 
   
 

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