Ludurru è una piccola frazione del comune di Padru, in provincia di Sassari, da cui dista circa un’ottantina di chilometri. Il territorio della località è prevalentemente boschivo o dedicato alle attività agricole degli agriturismi presenti in zona, e la stessa frazione risulta immersa nella natura, tra alberi di lecci e sugherete.

Poco distante dall’abitato, di piccole dimensioni, si possono visitare le Domus de Janas di Ludurru, scavate direttamente nella roccia granitica e composte da sei tombe ipogee (risalenti al 3.200-2800 A.c.), e il nuraghe Ludurru, dove richiedere visite guidate su prenotazione.

Il territorio di Ludurru confina con la regioni storica del Monteacuto e con il comune di Buddusò, tappa da non perdere per fare lunghe passeggiate sulle rive del fiume Tirso e al lago Sos Canales, circondati da maestose rocce granitiche. Sempre a Buddusò, gli amanti del trekking potranno raggiungere la vetta di Ololviga, ammirando l’isola di Tavolara da lontano. La stessa isola, si intravede ad occhio nudo anche dalle altezze del Monte Nieddu di Padru.

La costa nord-ovest infatti, dista da Ludurru soli sedici chilometri, così come le spiagge più famose della Gallura, tra cui Cala Brandinchi e La Cinta, raggiungibili da Ludurru seguendo le indicazioni per San Teodoro o Porto San Paolo.

La frazione d’interesse risulta vicina a diverse attrazioni, non solo naturalistiche, come Sa Contra e S’Ifferru nella frazione di Pedra Bianca (in sardo, “ la roccia che conduce all’inferno ”) e le cascate del Riu Pitrisconi, ma anche architettoniche, come la chiesa di San Massimiliano Kolbe, a Sozza, e la chiesa di Santa Maria Bambina, situata al centro della località.
La frazione si raggiunge uscendo da Padru e seguendo le indicazioni per Buddusò-Alà dei Sardi.

 
   
 

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