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Monte Albo

Il Monte Albo (in lingua sarda Monti Arbu), situato nella zona centro-orientale della Sardegna e, più precisamente, nei territori comunali di Lula e Siniscola, in provincia di Nuoro, è un imponente massiccio calcareo lungo oltre venti chilometri e alto più di mille metri.

Con le sue cime più elevate Punta Catirina e Punta Turuddò, collocate l’una di fronte all’altra – il Monte Albo raggiunge infatti i 1127 metri di altezza e domina con la sua maestosità tutto il paesaggio della regione storica della Baronia settentrionale; tra le sue vette più alte vale inoltre la pena menzionare anche Punta Ferulargiu (1057 metri), Punta Romasino (1055 metri), Punta Su Mutrucone (1050 metri), Punta Gurturgius (1042 metri) e Punta Cupetti (1029 metri).

Caratterizzato dalla presenza di pareti rocciose alte centinaia di metri, grotte, inghiottitoi e strapiombi – che lo rendono tra l’altro perfetto per gli amanti del trekking, delle arrampicate e delle escursioni –, il Monte Albo ricopre un territorio di notevole importanza naturalistica e paesaggistica, grazie anche al suo ricco patrimonio floro-faunistico comprendente numerosi endemismi rari; la vegetazione che circonda l’ecosistema della catena dolomitica è ancora perlopiù costituita da foreste di leccio – malgrado i frequenti incendi – e, per via della sua rilevanza da un punto di vista botanico, è stata proposta come Riserva Genetica Integrale, Biotopo di considerevole Importanza Botanica degna di Conservazione e come Riserva Biogenetica di Importanza Europea.

L’ambiente del Monte Albo è infatti ricco di eccezionali piante endemiche ed elementi tipici della macchia mediterranea come l’acero minore, l’erica, il corbezzolo, l’euforbia, il cisto e il ginepro. La fauna che popola l’habitat del massiccio calcareo è altresì considerevole e variegata, comprendete straordinarie specie animali come il muflone, il ghiro, il gatto selvatico, la volpe, la lepre, il cinghiale, lo sparviero, il falco pellegrino, il corvo imperiale, la pernice e l’aquila reale.

Sul Monte Albo sono inoltre stati rinvenuti alcuni reperti e insediamenti archeologici che testimoniano la presenza dell’uomo già dal neolitico: dai nuraghi alle domus de janas, passando per le grotte, le statue, i monili, le tracce delle abitazioni e altri numerosi resti che rendono questo luogo incantevole e rilevante anche da un punto di vista storico e culturale.

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