L’aeroporto Oristano – Fenosu vide la luce nel 1930, quando fu concepito uno spazio nel centro della Sardegna da dedicare all’aviazione militare. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la pista rimase a lungo inutilizzata fino agli anni Settanta, quando fece la sua comparsa l’Aeroclub di Oristano, che oggi è un rinomato Centro federale con una famosa scuola di paracadutismo.
Nel 1981, un decreto nazionale sancì l’apertura dello scalo ad uso civile limitatamente alle attività dell’Aeroclub e nel 1997 si costituì la So.Ge.A.Or Spa, società di gestione con compiti di ammodernamento delle strutture per poter rendere completamente operativo lo scalo.
Nel 2005, dopo un lungo periodo di voli limitati solo alle attività dell’Aeroclub, l’aeroporto Oristano – Fenosu viene aperto al traffico dall’Aviazione generale con l’esclusione dei voli finalizzati al trasporto di persone e cose a titolo oneroso.
Nel novembre 2007 lo scalo è stato intitolato ad Ernesto Campanelli, noto aviatore oristanese. Nonostante i limiti al trasporto passeggeri, l’aeroporto oristanese ha visto crescere in maniera esponenziale i passeggeri dell’Aviazione generale, gli unici consentiti, che sono passati da appena poco meno di un centinaio nel 2006 a quasi diecimila nel 2010.
L’importanza strategica dell’aeroporto Oristano – Fenosu è nota a tutti, anche alla Regione Autonoma della Sardegna che non ha mai smesso di credere nel progetto e di investire su di esso: per via della sua vicinanza all’arteria stradale principale dell’isola, la strada statale 131 “ Carlo Felice ”, e per la sua particolare posizione nel centro della Sardegna.