Il Museo della tradizione olearia Sa mola de su notariu racconta con grande dovizia di particolari le tecniche e le tradizioni che da secoli accompagnano la coltivazione e la lavorazione delle olive fino al loro divenire aromatico oro liquido. La sede museale non poteva trovare cornice più adatta: si trova infatti all’interno della villa che un tempo apparteneva alla famiglia Boyl e che, per prima cosa, vi realizzò un frantoio. Il proprietario successivo, Francesco Locci, continuò l’attività e la espanse con l’acquisto di nuovi terreni e mettendo a disposizione il frantoio anche a terzi.
Nel museo sono quindi esposti documenti e fotografie grazie alle quali possiamo ammirare le varie fasi di raccolta e produzione, accanto ad attrezzi per la cura degli olivi e contenitori graduati che servivano per misurare le olive in modo da mandare solo le migliori al frantoio. Inoltre, sono conservati recipienti per la conservazione dell’olio databili a diverse epoche storiche, tra cui anche un anfora romana.
Il percorso è completato da una raccolta di lucerne a olio ascrivibili ai romani, agli elleni, agli islamici, ai sardi e ai fiorentini che venivano utilizzate per produrre luce negli ambienti domestici o durante i riti religiosi.
Dove si trova
Il Museo della tradizione olearia Sa mola de su notariu si trova in viale Europa n° 18, negli spazi di Villa Boyl, all’interno del comune di Dolianova, provincia del Sud Sardegna.
Come arrivare al Museo della tradizione olearia Sa mola de su notariu
Per raggiungere il museo, partendo dal Municipio di Dolianova in corso Repubblica, si deve percorrere il corso in direzione nord e svoltare poi a destra, in via Roma. Si prosegue lungo via Roma per 150 metri e si svolta a sinistra, entrando così in viale Europa. Dopo un centinaio di metri si è arrivati a destinazione.