Il Museo di Scienze Naturali di Belvì è un’interessante quanto esaustiva raccolta di oggetti, materiali e reperti ritrovati nei dintorni del territorio comunale e durante gli scavi effettuati in tutta la Sardegna. La raccolta è stata catalogata e studiata all’interno dello stesso museo che è dotato di un laboratorio di tassidermia e di classificazione. La raccolta è nata grazie al lavoro del professor Friedrich Reichsgraf Von Hartig, che qui visse e lavorò verso gli anni Settanta.
L’esposizione è suddivisa in aree tematiche e si apre con una raccolta di minerali provenienti dalle miniere della Sardegna, e conta circa 530 reperti. Si prosegue con la sezione paleontologica, che conta circa 160 fossili appartenenti al paleozoico e al quaternario, tra i quali si citano in particolare i resti del Prolagus sardo (Prolagus sardus), un mammifero lagomorfo simile a un roditore. Si continua nella sezione entomologica, con esposti lepidotteri, coleotteri e aracnidi, oltre a imenotteri e farfalle esotiche.
Molto ricca la parte dedicata alla mammologia, con 38 esemplari di mammiferi, e all’ornitologia, che raccoglie numerosi esemplari di uccelli sardi, tra i quali rapaci rarissimi. Infine, si può osservare una testuggine della specie Caretta Caretta, in via di estinzione. Il museo apre su prenotazione, e la visita è gratuita.
Dove si trova
Il Museo di Scienze Naturali è situato in via San Sebastiano n° 56 nel comune di Belvì, in provincia di Nuoro.
Come arrivare al Museo di Scienze Naturali
Per raggiungere il museo, una volta entrati nel comune di Belvì provenendo dalla SS295, si deve procedere in direzione sud ovest da via Aldo Moro. Dopo 500 metri si svolta a destra, in via Alfonso La Marmora, e dopo 170 metri si svolta a sinistra. Si prosegue per 210 metri e si è arrivati a destinazione.