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Torre di Malfatano (Teulada)

La Torre di Malfatano, conosciuta anche come Torre di Capo Malfatano, è una delle centocinque fortificazioni costiere della Sardegna, costruite dagli aragonesi per presidiare e difendere le sponde dell’isola dalle possibili incursioni nemiche.

Denominata in passato anche Fortalessa de Marfattà (1593) e Fortalessa de San Fancisco de Marfattà (1595), la torre deve il nome attuale alla località in cui è situata Capo Malfatano, appunto – nel territorio comunale di Teulada, in provincia del Sud Sardegna.

Edificata verso la fine del Sedicesimo secolo, con lo scopo di avvistare e proteggere il territorio circostante, la Torre di Malfatano subì un violento attacco intorno al 1764, da parte di quasi quattrocento corsari barbareschi che vennero però gloriosamente sconfitti.

Collocata a più di sessanta metri sopra il livello del mare e affacciata sulla baia sottostante, la Torre di Capo Malfatano presenta una struttura a forma tronco-conica – come la quasi totalità delle torri di avvistamento dell’isola, fatta eccezione per la squadrata Torre Salinas di Muravera con un’altezza superiore ai quindici metri, un perimetro esterno di circa quattordici metri, un’apertura situata a quasi sei metri da terra e una camera interna – con un soffitto a forma di fungo retto da una colonna – corredata di caminetto e troniere; le pareti sono attraversate da una ripida scala scavata nel muro, attraverso la quale è possibile raggiungere la terrazza soprastante, conosciuta come piazza d’armi.

La Torre di Malfatano, anticamente equipaggiata di fucili, cannoni e spingarda, si trova in contatto visivo con le torri di Porto Scudo, Pixini, del Budello e di Cala Piombo, con le quali manteneva una comunicazione costante. Recentemente restaurata, la fortificazione è oggi pressoché inaccessibile a causa della sua posizione scoscesa sul ciglio del promontorio e delle pessime condizioni del terreno circostante.

 
 
   
 
 

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