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Basilica di Sant’Elena Imperatrice (Quartu)

La Basilica di Sant’Elena Imperatrice è una delle più belle chiese romaniche della Sardegna. Fu costruita nel 1125-1150 in onore della madre dell’imperatore Costantino, Santa Elena. In origine era composta da tre navate, con la navate centrale larga il doppio rispetto alle navate laterali. Nel Cinquecento la prima chiesa venne demolita perché considerata tropo piccola e ricostruita in stile gotico sardo-catalano, composta da un’unica navata con la volta a crociera e abside ribassato.

Venne aggiunto un campanile a pianta ottagonale, unico nel suo genere all’epoca, con una campana raffigurante Sant’Elena con la Madonna e il Bambino. Nel corso dei secoli vennero aggiunte le cappelle laterali e modificata la copertura della del campanile. Nel 1775 un incendio provocò una seconda e molto amara distruzione della chiesa, che venne ricostruita completamente conservando però le componenti originali dell’oratorio del Rosario, del campanile e della Torre dell’Orologio.
La facciata oggi presenta uno stile neoclassico, con portale in legno sormontato da un timpano e da una lunetta con vetro rettangolare istoriato.

All’interno si viene accolti in uno spazio luminoso e ampio a croce latina, composto da tre navate suddivise da archi a tuttosesto. La navata centrale si presenta più grande delle due laterali. Le navate laterali presentano una conformazione composta da tre cappelle ognuna con volta a botte e collegate tra loro.

Nella navata centrale si può ammirare il pulpito barocco e la parte interna della cupola decorata da affreschi e statue. Le cappelle laterali sono dedicate a santi molto amati dalla cultura sarda antica e moderna. Nella navata di sinistra si possono ammirare la Cappella dell’Assunta, raffigurata come Dormitio Virginis secondo la tradizione bizantina.

Segue poi la Capella di San Giuseppe con un altare di marmo in stile neoclassico, e per finire la cappella del Santissimo Sacramento, che presenta ancora le caratteristiche della chiesa gotica con volta a crociera stellata e pavimento in cotto. Lungo la navata destra si può ammirare la cappella che ospita il Fonte Battesimale realizzato in marmo da Antonio Sagino (1735) e una statua del Bambino Gesù del Sacro Cuore. Segue poi la cappella dedicata a San Gabriele dell’Addolorata. In ultimo si può visitare la cappella del Sacro Cuore di Gesù, che conserva l’altare in legno più antico della Basilica di Sant’Elena Imperatrice.

Interessanti gli affreschi, realizzati tra il 1920 e il 1940, che rappresentano alcune scene della vita di Costantino e dei testi sacri. Inoltre, molto importanti anche le statue che troveranno una futura e più conservativa collocazione nel museo d’arte sacra (di prossima apertura), tra le quali si ricorda la statua di Sant’Elena Imperatrice, che ancora oggi viene portata in processione durante la festività a lei dedicata, e la statua settecentesca della Madonna della Buona Sorte e della Buona Morte.

Dove si trova

La Basilica di Sant’Elena Imperatrice è situata all’ingresso del comune di Quartu Sant’Elena in piazza Sant’Elena, facente parte della Città Metropolitana di Cagliari.

Come arrivare alla Basilica di Sant’Elena Imperatrice

Per raggiungere la basilica partendo dall’aeroporto di Cagliari si devono seguire le indicazioni per la SS131 dir in direzione Quartu Sast’Elena/San Benedetto. Dopo 10 chilometri si arriva all’uscita Quartu S.E./S. Benedetto e dopo 350 metri alla rotonda si svolta a sinistra e si entra in via Guglielmo Marconi. Si prosegue lungo la via e dopo 700 metri si svolta a destra in via Eligio Porcu. Si prende quindi la prima a sinistra, entrando in via Camillo Benso Conte di Cavour. Dopo 200 metri si svolta ancora a sinistra in via Dante Alighieri e poi subito a destra in via Eleonora d’Arborea. La piazza con la Basilica è sulla destra.

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