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Complesso Nuragico di Romanzesu-Poddi Arvu (Bitti)

Il Complesso Nuragico di Romanzesu-Poddi Arvu (il pioppo bianco) è il santuario nuragico più esteso della Sardegna centrale. Si trova immerso in un bosco di querce, sopra un altipiano granitico vicino al fiume Tirso. La sacralità del sito è subito evidente, a partire dalla struttura a spirale realizzata con pietre squadrate di basalto.

La funzione di questa struttura, unica nel suo genere, non è ancora ben conosciuta ma si presume che si trattasse di un tempio dedicato ai riti di purificazione. Seguendo la spirale si attraversavano diversi livelli, in accordo con le diverse fasi della cerimonia. Al centro della spirale sono stati ritrovati dei sassi di quarzo rosso (la pietra più sacra per i popoli nuragici) e un cerchio in pietra che doveva ospitare il fuoco rituale. Poco distante dalla spirale possiamo vedere il Pozzo Sacro, con la sua fonte ancora attiva, scavato direttamente nella roccia e dalla tipica forma a buco di chiave.

Accanto al pozzo si possono vedere tre betili, probabilmente raffiguranti delle divinità maschili o legate al culto dell’acqua. Il Pozzo Sacro è collegato a un anfiteatro a gradoni tramite un canale oggi asciutto. L’anfiteatro poteva ospitare molte persone e quindi si pensa fosse il centro e fulcro dell’attività cultuale. Inoltre, si pensa fosse anche il luogo in cui si svolgeva l’Ordalia, ossia il rito che mirava a ingraziarsi le divinità durante i processi dei reati. Attorno alle strutture sacre si estende il villaggio nuragico, che conta più di un centinaio di capanne a base circolare.

Dove si trova

Il Complesso Nuragico di Romanzesu-Poddi Arvu è situato nel comune di Bitti, in provincia di Nuoro.

Come arrivare al complesso Nuragico di Romanzesu-Poddi Arvu

Per raggiungere il complesso nuragico, partendo da Bitti, si deve seguire via Brescia e, dopo 450 metri, svoltare a destra. Dopo 160 metri si svolta ancora a destra, verso la SS389 di Buddusò e dei Correbuoi. Dopo 1,1 chilometri si imbocca la SS389 dei Correbuoi e si procede per 8,1 chilometri. Lungo il tragitto si incontreranno due rotonde: si deve sempre restare sulla SS389, fino ad arrivare a destinazione.

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