Buddusò (in sardo logudorese Buddusò) è un comune della Sardegna situato in provincia di Sassari e facente parte della regione storica del Monteacuto. Il territorio del comune, che si estende assecondando i rilievi granitici dell’altopiano di Buddusò, è attraversato da due corsi d’acqua: il Rio Mannu, che va a formare la diga di Pattada prima di gettarsi nel lago Coghinas, e il Rio Altana, che alimenta la diga di Torpé per poi sfociare nel mar Tirreno.

Il territorio è prevalentemente boschivo e presenta ampie distese di querce (soprattutto sugheraie) e lecci, senza dimenticare le piante tipiche del clima mediterraneo come le ginestre, la lavanda e il corbezzolo, da cui si ricava il pregiato miele di corbezzolo. Buddusò era abitato fin dai tempi antichi, come dimostrano i ritrovamenti archeologici. In particolare citiamo le domus de janas presenti in diverse parti del paese e, a circa 15 chilometri dal centro abitato, il complesso nuragico di Su Romanzesu, mentre a soli 7 chilometri possiamo ammirare il nuraghe Loelle.

Nel centro del comune di Buddusò non mancano costruzioni di pregio e di interesse storico e culturale: la chiesa di Santa Reparata, patrona del comune, la Chiesa di Santa Anastasia, la villa Doneddu, un’interessante costruzione in stile neogotico, e il Museo di Arte Contemporanea, che raccoglie diverse sculture granitiche realizzate da artisti nazionali e internazionali durante il Simposio di scultura del granito tra il 1984 e il 2004.

A settembre, di solito il primo lunedì del mese, si celebra la festa di Santa Reparata nel boschetto accanto alla chiesa omonima, che non manca di attirare numerosi curiosi e visitatori. Si balla al ritmo della musica tradizionale, indossando il costume caratteristico di Buddusò, e si gustano i piatti tipici della regione.

 
   
 
 

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