Viddalba (in gallurese Vidda ‘ecchja) è un paese in provincia di Sassari collocato, più precisamente, nella parte settentrionale della Sardegna e comprende nel suo territorio le frazioni di Giagazzu, Giùncana, L’Avru, Li Reni e Tungoni.
Si trova a nord-est del capoluogo, nella regione storica della Gallura, lungo il fiume Coghinas, ed è l’unico comune gallurese a non essere incluso nella ormai ex provincia di Olbia-Tempio. La zona delimitata dalla località presenta un’elevata fertilità del suolo e viene bagnata da un corso d’acqua, un tempo navigabile e oggi particolarmente frequentato dai pescatori, che ne ha favorito l’insediamento fin dall’epoca prenuragica.
Nel territorio del comune di Viddalba sono infatti presenti varie testimonianze archeologiche, risalenti al periodo prenuragico e all’età romana, tra cui spiccano svariate domus de janas, una necropoli, un ponte, un villaggio e un nuraghe; oltre alla chiesa romanica di San Giovanni, edificata all’inizio del XII secolo, e ad alcuni reperti preziosi in vetro e ceramica conservati nel Museo Civico, si consiglia una visita al Museo Archeologico.
Il paese di Viddalba ospita anche le Piscine Termali di Casteldoria, parte del complesso termale situato nel vicino comune di Santa Maria Coghinas, e inserite in un meraviglioso paesaggio boschivo, composto perlopiù da pini ed eucalipti, delimitato da rocce in trachite rossa e vapori solfurei generati dalla sorgente d’acqua calda che sgorga sul letto del fiume.
L’economia del piccolo centro di Viddalba, popolato da poco meno di duemila abitanti, è basata soprattutto sulla produzione agricola, sull’edilizia e sulle attività artigianali tra cui si distinguono in modo particolare la manifattura tessile e la lavorazione della pietra scolpita e del ferro battuto.