Azzera mappa
Fiume Tirso

Il Fiume Tirso, anticamente denominato in lingua sarda Riu Mannu (fiume grande), nasce alle pendici dell’altopiano granitico di Buddusò, in provincia di Sassari, e attraversa l’isola per oltre centocinquanta chilometri prima di sfociare nel Golfo di Oristano.

Con il suo bacino ampio quasi tremilaquattrocento chilometri quadrati e la portata media d’acqua di sedici metri cubi al secondo, il Tirso è il fiume più lungo e capiente della Sardegna, alimentato da un numero considerevole di affluenti tra cui si distinguono il Rio Mannu, il Rio Liscoi e il Fiume Taloro.

Questo imponente corso d’acqua, che oltrepassa i confini di ben tre province sarde, percorre l’isola da est a ovest incontrando lungo il suo cammino diversi sbarramenti innalzati negli anni con l’obiettivo di attenuare le piene e ridurre al minimo le esondazioni frequenti in passato, soprattutto durante la stagione primaverile.

La diga più importante è indubbiamente quella intitolata alla giudicessa Eleonora d’Arborea (ex diga Santa Chiara di Ula Tirso) che ha portato alla formazione di uno dei bacini artificiali più grandi d’Italia, conosciuto come Lago Omodeo; proseguendo più a valle si trovano invece gli sbarramenti Pranu Antoni e Santa Vittoria che danno vita ai diversi canali utilizzati per l’irrigazione del Campidano di Oristano.

Nei territori lambiti dal Fiume Tirso si trovano inoltre diversi siti  archeologici di notevole interesse storico-culturale, immersi in un contesto paesaggistico e naturalistico di straordinaria bellezza; tra i più rilevanti vale la pena citare la tomba dei giganti nella località Serra Ebbruzzu e il nuraghe Su barroccu ‘e is pedras nel territorio comunale di Zerfaliu, oltre ai nuraghi Crabu, Su Strampu, San Gemiliano e Ruinas nei pressi del paese di Villanova Truschedu.