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Lago Omodeo (Oristano)

Il Lago Omodeo è un lago artificiale situato in provincia di Oristano, circondato da altipiani basaltici e imponenti montagne, la cui superficie d’acqua è lunga circa ventidue chilometri e si estende tra i monti del Barigadu, andando poi a confluire nelle acque del Flumini Mannu. Il primo bacino artificiale fu realizzato con la costruzione della diga di Santa Chiara, nel territorio di Ula Tirso, che venne completata nel 1924 e inaugurata il 28 aprile dello stesso anno alla presenza di re Vittorio Emanuele III. La diga, per la cui costruzione furono impiegati circa sedicimila operai, fu capace di contenere fino a quattrocentotré milioni di metri cubi d’acqua, dando all’Omodeo il primato di lago artificiale più grande d’Europa.

Il progetto realizzato dall’ingegnere Angelo Omodeo, da cui il lago prende il nome, durò pressapoco cinque anni e il bacino venne costruito con l’intento di controllare la piena del fiume, produrre energia elettrica e irrigare la pianura del Campidano. La creazione del bacino artificiale, però, portò anche alla soppressione di alcuni siti archeologici come nuraghi, tombe dei giganti e del piccolo villaggio di Zuri, che venne ricostruito successivamente non molto lontano dalla zona del lago. La chiesa del villaggio, dedicata a San Pietro Apostolo e risalente al 1921, venne completamente smontata, suddivisa in blocchi numerati e in seguito ricostruita pezzo per pezzo, tra il 1922 e il 1923, riutilizzando lo stesso materiale; durante i periodi di secca, dalle acque del Lago Omodeo riemergono i resti dei vari nuraghi sommersi, conservati ancora in ottime condizioni.

Nel 1997 fu inaugurata una nuova diga, situata nella località Sa Cantonera e intitolata alla prima giudicessa sarda Eleonora d’Arborea, che presenta uno sbarramento alto circa centoventi metri e lungo quasi seicento; entrata in funzione nel 2000, è capace di contenere circa ottocento milioni di metri cubi d’acqua e copre una superficie pari a una trentina di chilometri.

Le sponde del Lago Omodeo sono delimitate da un ambiente naturale fatto di boschi di leccio e dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea; l’intera zona è arricchita dalla presenza di pioppo bianco, salice fragile, frassino e alloro. La fauna è invece costituita in prevalenza da diverse specie di uccelli come l’occhione comune, il falco pellegrino e il falco pescatore; mentre tra gli uccelli acquatici è possibile trovare la gallinella d’acqua, il germano reale, il fischione, l’oca selvatica e l’orione bianco. Tra gli innumerevoli esemplari di animali che abitano la cornice del Lago Omodeo, non mancano infine gli anfibi e i rettili come le tartarughe di terra, il disco glosso sardo e la testuggine palustre. Nonostante la natura artificiale del lago, lo scenario paesaggistico che lo circonda è ricco di una vegetazione rigogliosa e di panorami mozzafiato che ogni anno attirano numerosi visitatori e turisti.

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