Unico per foggia e colori, in cui spiccano il rosso, il blu, il verde e il giallo, il costume sardo di Desulo, comune compreso nella regione storica del Mandrolisai, in provincia di Nuoro, che ha dato i natali al poeta Antioco Giuseppe Casula (noto Montanaru), è indubbiamente tra gli abiti tradizionali più riconoscibili della Sardegna; oggi indossato esclusivamente in occasione delle numerose feste e sagre che animano l’isola e il paese nel corso dell’anno.
Abito tradizionale femminile
L’abito tradizionale femminile del costume sardo di Desulo è composto da un copricapo formato da una cuffietta minuziosamente ricamata e variopinta su base in panno rosso (su cucuddu), sostituita nelle occasioni di gala da un lungo velo nero in broccato di seta; una camicia bianca ornata con ricami nel colletto, nei polsini e nelle spalle (sa camisa); un bustino in seta colorato e senza maniche, anch’esso impreziosito da ricami (is palettas); un giacchino (su cippone); una gonna in orbace rosso, con strisce orizzontali blu e gialle (sa camisedda), e un grembiule ricamato dello stesso tessuto e colore della gonna, bordato in taffetà azzurro (su saucciu).
Abito tradizionale maschile
L’abito tradizionale maschile del costume sardo di Desulo è costituito da un copricapo in panno nero a forma tubolare, comune a quasi tutti i costumi sardi, talvolta portato anche sopra la spalla (sa berritta); un’ampia camicia in cotone bianco, chiusa nel colletto da due bottoni in filigrana d’oro (sa camisa); un paio di pantaloni larghi in cotone bianco, indossati sotto un gonnellino a pieghe in orbace nero con bordo inferiore rosso (sas ragas); un paio di uose nere in orbace, anch’esse bordate di rosso, e un cinturone in cuoio marrone. Caratteristica principale del vestiario maschile di Desulo è il corpetto in panno rosso, con le maniche lunghe aperte all’interno delle braccia, che richiama le stesse decorazioni e gli stessi colori dell’abito tradizionale femminile.