Il Museo Galluras, conosciuto anche con il nome di Museo della Femina Agabbadora, è situato nel centro del comune di Luras in una casa tipica dell’alta Gallura, alta ben tre piani e costruita con mattoni a vista di granito e finestre e porte architravate. L’abitazione risale al 1700 ed è stata sapientemente ristrutturata, in linea con i dettami dell’epoca.
Ogni piano della casa è dedicato all’esposizione di manufatti, attrezzi, mobili e supellettili appartenenti alla civiltà gallurese. In particolare, al piano terra è stata allestita una sala audiovisiva che permette la visione di filmati d’epoca e la consultazione di una ricca biblioteca tematica.
Nella seconda stanza del piano terra troviamo la sala della vinificazione, con il cassone per la pigiatura dell’uva detto sa cascietta; un torchio in legno del Seicento, o sa suppressa e un alambicco.
Inoltre, si possono osservare numerosi strumenti un tempo utilizzati nei lavori agricoli e nella pastorizia (arnesi per la tosatura e la raccolta e lavorazione del latte). Al primo piano sono stati ricostruiti gli ambienti domestici: la cucina, la sala da pranzo e una camera da letto.
In ogni ambiente sono stati utilizzati i mobili originari, tra i quali una cassapanca per la conservazione del pane, una piattaia pensile e un tavolo a libro o banca a fogliu, usato per il desinare o per i lavori di panificazione. Non manca una sezione dedicata alla tessitura e alla lavorazione del sughero.
Ma la sezione più affascinante del museo è certamente quella dedicata alla Femina Agabbadòra, (con il termine sardo Femina Accabadora), la donna che un tempo si occupava di mettere fine alle sofferenze dei malati e dei moribondi con l’ausilio di un martello realizzato con un ramo di olivastro e lungo 40 centimetri.
Per chi lo desidera, il Museo Galluras offre un servizio di visita guidata.
Dove si trova
Il Museo Galluras è situato in via Nazionale n° 35/a nel comune di Luras, (provincia di Sassari).
Come arrivare al Museo Galluras
Per raggiungere il museo, partendo da Tempio Pausania, si deve percorrere la Strada Statale 127 Settentrionale Sarda per 7,7 chilometri, quindi continuare sulla SP136 per 350 metri. Alla rotonda si prende la terza uscita e si prosegue per 500 metri, quindi si continua su SP10 per 800 metri. Si svolta quindi a sinitra e dopo 280 metri si svolta a destra. Dopo 20 metri si è arrivati a destinazione.
Perché è importante visitarlo
È importante perché racchiude la tipicità delle case di cultura rurale e contadina, rappresentando le tradizioni galluresi. Il museo conserva il famoso e macabro martello che nel passato veniva usato da “ sas accabadoras ”, le donne incaricate di “ porre fine ” (dallo spagnolo acabàr) alle sofferenze dell’agonizzante sul letto di morte. Si tratta di un ramo di olivastro lungo 40 centimetri e largo 20, dotato di un manico che permette un’impugnatura sicura. È stata attrezzata una sala per la lavorazione del sughero.