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Sella del Diavolo (Capo Sant’Elia)

La Sella del Diavolo, situata nella località di Calamosca, appartenente al territorio comunale di Cagliari, è una caratteristica incavatura del promontorio di Capo Sant’Elia, costituita da rocce sedimentarie e collocata tra la spiaggia del Poetto e quella di Calamosca.

Affacciata sul Golfo di Cagliari, la Sella del Diavolo deve il suo nome a una leggenda secondo la quale i demoni, guidati da Lucifero, tentarono di impossessarsene scontrandosi con gli angeli inviati da Dio e comandati dall’arcangelo Michele.

Durante la violenta battaglia, secondo la versione più conosciuta della storia, Lucifero in fuga venne disarcionato e perse la sella che cadde sulle acque del golfo, pietrificandosi e dando origine al promontorio; mentre altre teorie narrano che il demone in persona cascò sul rilievo roccioso, conferendogli la forma attuale, o che in preda all’ira funesta scagliò lui stesso la sella contro il Capo di Sant’Elia.

Gli angeli ebbero dunque la meglio e continuarono ad abitare la baia, chiamata per questo anche Golfo degli Angeli, assolvendo il loro compito e vegliando sulle sue acque. Sulla Sella del Diavolo sono tuttora presenti – vicino a un pozzo romano dalla struttura tronco-conica – i resti di una cisterna punica di notevoli dimensioni, dalla forma prolungata, con una lunghezza di quasi trenta metri e una profondità di quattro metri e mezzo circa.

Sul punto più elevato del promontorio di Sant’Elia – che porta il nome del martire ucciso durante il periodo romano – è invece collocata l’ormai semidistrutta Torre del Poetto: edificata intorno al Diciassettesimo secolo, all’epoca del dominio aragonese, e facente parte di un complesso sistema di avvistamento, difesa e segnalazione che aveva lo scopo di controllare e proteggere le coste sarde dalle minacce provenienti dal mare e rappresentate, in particolar modo, dalle frequenti incursioni dei pirati saraceni.

Dalla fortificazione spagnola, anticamente chiamata anche Torre del Pozzetto di Sant’Elia (Torre del Pouhet), deriva il nome dell’intera area – denominata appunto pouhet oggi conosciuta come Poetto e rappresentante, insieme alla Sella del Diavolo che sovrasta l’omonima spiaggia bagnata dalle splendide acque del Golfo degli Angeli, uno dei simboli principali della città di Cagliari.

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