Luigi Canepa nacque a Sassari il 15 gennaio del 1849, da genitori di origini genovesi che si accorsero fin da subito delle sue straordinarie capacità musicali e a soli dieci anni lo iscrissero al conservatorio di Milano, dove rimase fino al 1861. Successivamente venne iscritto al conservatorio di Napoli e, grazie agli ottimi voti, a soli quindici anni vinse il concorso che gli permise di entrare nella classe di contrappunto e composizione.
Non indifferente al contesto politico e civile dell’epoca, nel 1867 Canepa scappò dal conservatorio per unirsi ai garibaldini nella “ Campagna per la liberazione di Roma ”, in cui venne sfortunatamente ferito e imprigionato. Dopo questa esperienza, Luigi Canepa tornò al conservatorio di Napoli, trasferendosi successivamente a Milano per completare i suoi studi.
Nel 1871 compose la sua prima opera intitolata Davide Rizio e ispirata alla vita di Davide Rizzio e Maria Stuarda, con testi scritti dal cugino Enrico Costa. Nel 1874 compose I pezzenti su libretto di Fulvio Fulgonio, al quale seguì la terza opera, Riccardo III, molto apprezzata dalla critica e da compositori del calibro di Giuseppe Verdi e Amilcare Ponchielli.
Luigi Canepa si stava dunque gradualmente affermando nel panorama musicale italiano, ma proprio nel momento in cui era all’apice del successo venne colpito da una grave malattia che lo costrinse a ritirarsi nella sua città natale per dedicarsi all’insegnamento. Nel 1891 si affacciò alla vita politica e divenne Consigliere comunale di Sassari. Migliorate le sue condizioni di salute, ritornò a comporre opere: una marcia e un elogio funebre, rispettivamente per Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio.
Ma ormai la sua celebrità era svanita. Canepa concluse così la sua carriera con l’operetta Amsicora, scritta Salvatore Scano e messa in scena nel 1903 al Teatro Verdi della sua città natale, dove morì il 12 maggio del 1914. A Luigi Canepa sono intitolati la Banda, il Conservatorio e la più antica Corale di Sassari.
