Narra la leggenda che un giorno la città romana di Biora venne afflitta da una gravissima pestilenza, che costrinse i suoi abitanti a fuggire per riparare in una zona non lontana ma più a monte, a 600 metri sul livello del mare, sul ciglio di un altopiano.

Sarebbe nato così Serri, paese in Provincia del Sud Sardegna abitato da poco più di cinquecento persone: nel fondo valle, non lontano dal paese, le rovine della stessa Biora sono ancora visibili.

Serri si è sviluppata intorno alla chiesa parrocchiale di San Basilio Magno, edificata verso il 1100 d. C. in stile romanico-pisano: proprio la chiesa è uno degli edifici di maggior interesse di un paese in cui non mancano le attrazioni.

L’amministrazione comunale negli ultimi anni ha lavorato molto per rendere il paese più interessante anche dal punto di vista turistico, con alcuni interventi mirati come la realizzazione di un percorso panoramico che consente, grazie alla posizione sopraelevata di Serri, di godere della veduta nella vallata sottostante.

Il comune di Serri conserva però anche tracce di un passato lontano ma ancora oggi tangibile e affascinante: le rovine del nuraghe Su Nuraxi meritano una visita, mentre è assolutamente da non perdere il grande santuario nuragico di Santa Vittoria, scoperto nel 1907 ed oggi visitabile.

 
   
 
 

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