Il Complesso Nuragico di Tamuli è uno dei più ricchi e affascinanti della Sardegna. Nell’area archeologica si possono vedere reperti risalenti a epoche diverse, in prevalenza a carattere sacro, che convivono e coesistono in armonia.
Qui si può davvero respirare il senso del sacro e la profonda devozione che le popolazioni nuragiche e prenuragiche sentivano per la loro terra, rappresentata in prima battuta da sei betili, pietre di forma conica infisse nel terreno, tre dei quali presentano delle protuberanze identificate come mammelle: sono dunque la rappresentazione della Dea Madre, fertile e rigogliosa. A loro vi si rivolgeva quando si voleva invocare la fertilità.
Oltre ai betili possiamo vedere tre Tombe di Giganti a filari, dalla forma a esedra e con le lastre squadrate infisse nel terreno. Sul promontorio si possono visitare i resti di un nuraghe di tipo complesso, formato da una torre centrale e da un bastione con due torri secondarie (bilobato).
Del nuraghe si conserva solo l’ingresso architravato e le mura perimetrali del piano terra della tolos principale. Attorno al nuraghe sono stati rinvenuti i resti del relativo villaggio: sei capanne mostrano ancora la pianta ovale nella sua interezza.
Dove si trova
Il Complesso Nuragico di Tamuli è situato nel territorio del comune di Macomer, in provincia di Nuoro.
Come arrivare al Complesso Nuragico di Tamuli
Per raggiungere il complesso nuragico, partendo da Macomer, si deve partire da corso Umberto I e procedere in direzione nord-ovest verso la SP43. Dopo 1,4 chilometri si svolta a sinistra e si imbocca via Emilio Lussu. Dopo 230 metri si svolta a destra, si prosegue per 4,2 chilometri e si arriva a destinazione.