Il Tempio di Antas è un sito archeologico di grande fascino e non è azzardato definirlo unico nel suo genere. L’area era abitata già in epoca nuragica e il tempio sorge quindi sui resti di un antico villaggio di capanne, oggi quasi scomparso, del quale rimangono l’area funeraria caratterizzata da tombe a pozzo. La necropoli venne utilizzata anche dai punici, come dimostra il ritrovamento di un bronzetto rappresentante il dio Sid, figlio della dea Tanit (alla quale sono solitamente dedicate le necropoli).
Oggi si possono visitare le rovine del tempio romano, edificato sopra edifici punici, edificato in due diversi momenti storici dell’impero: la prima parte delle costruzioni risale infatti alla dominazione di Augusto, mentre la seconda parte al periodo di Caracalla, come testimonia un’iscrizione incisa sul frontone del tempio.
Il Tempio Punico-Romano di Antas è composto da diverse sezioni, alle quali si accede tramite una gradinata e a un podio. Si entra così subito nella parte centrale del tempio, suddivisa in pronao, cella e adyton. Il pronao è la camera d’ingresso del Tempio, e in questo caso composto da quattro colonne con capitelli ionici. Prima di entrare nel pronao si può leggere l’iscrizione sul frontone voluta da Caracalla riportante la frase Templum de Sardi Patris Bab, ossia tempio dedicato alla divinità locale Babai, padre del Sardi. Superato il pronao si accede alla vasta cella centrale, che conserva ancora alcuni pilastri lungo le pareti con pavimento a mosaico bianco. Superata la cella si accede all’adyton, composto da due piccoli vani quadrati nel quale vi sono ancora due cisterne.
Il Tempio di Antas è importante non solo per la sua intrinseca bellezza: esso è infatti la prova tangibile delle commistioni culturali che interessarono la Sardegna. I popoli dominatori, pur portando la propria cultura e religione, non riuscirono del tutto a spodestare i vecchi dei. Li chiamarono con un altro nome (Sid, Bab), tentarono di imprigionarli con colonne e capitelli, senza mai però riuscire ad accantonarli. E il Padre dei Sardi, Babai, sopravvive ancora oggi nelle iscrizioni, nei miti, con immutata forza e vigore.
Dove si trova
Il Tempio Punico-Romano di Antas è situato in SS 126, nel comune di Fluminimaggiore, in provincia del Sud Sardegna.
Come arrivare al Tempio di Antas
Per raggiungere il tempio Punico-Romano, partendo dal comune di Fluminimaggiore, si deve percorrere corso Vittorio Emanuele per 350 metri, in direzione SS126. Successivamente, imboccata la statale, la si percorre per 8.2 chilometri. Si arriverà quindi davanti a un bivio, riportante l’indicazione del sito archeologico. Si segue quindi la strada sterrata per circa 1,5 chilometri e si è arrivati a destinazione.