Gaetano Cima nacque a Cagliari nel 1805, da una benestante famiglia cittadina. Studiò prima Architettura a Torino e successivamente all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
Terminati gli studi regolari, iniziò a lavorare per il Genio Civile e nel 1837 divenne direttore dell’Ufficio Tecnico del Comune cagliaritano, al tempo diretto da Giuseppe Cominotti: funzionario di Ponti e Strade del Regno di Sardegna e progettista del Teatro Civico del capoluogo sardo, successivamente modificato proprio da Cima.
In seguito si dedicò alla libera professione e dal 1840 al 1876 fu insegnante presso l’Università di Cagliari, dove ottenne prima la cattedra di Disegno architettonico e successivamente quella di Disegno d’ornato e Architettura elementare.
Gaetano Cima fu uno dei più importanti architetti che la Sardegna abbia mai conosciuto, tanto che le sue opere sono presenti in moltissime località dell’isola; tra le più importanti risaltano l’Ospedale di San Giovanni di Dio a Cagliari – sebbene rappresenti una delle opere meno imponenti, a cui rifece solamente la facciata –, la Villa di Santa Maria a Pula, progettata per il console di Marina Randaccio, la Chiesa di Santa Maria Assunta a Guasila, realizzata nel 1839, e i disegni per l’Ospedale Civile di Cagliari (1844) che, inaugurato nel 1848, sono considerati l’opera di maggior prestigio dell’architetto.
Non meno rilevanti sono infine la Cattedrale dell’Immacolata a Ozieri e la Chiesa di San Francesco a Oristano, nonché gli interventi in campo urbanistico che dal 1861 in poi furono progettati a Cagliari.
Illustre punto di riferimento dell’architettura isolana, Gaetano Cima morì nella sua città natale il 4 febbraio del 1878.