Giovanni Siotto Pintor nacque a Cagliari il 29 novembre del 1805, da una famiglia di Ozieri. Il padre ricevette dal Re Carlo Felice il diploma di cavaliere e nobile e, successivamente, egli prese anche il cognome della madre per potersi distinguere dal genitore omonimo.
Nel corso della vita, Siotto Pintor fu un politico, avvocato e magistrato; da giovane collaborò alla testata “ L’Indicatore ”, che all’epoca era considerato uno dei migliori giornali, e in seguito divenne direttore della “ Gazzetta di Sardegna ”. Entrato in magistratura, ricoprì l’incarico di Giudice presso la Reale Udienza e in seguito, dopo la seconda guerra di indipendenza, venne assegnato alla Corte di Cassazione di Milano.
Nel periodo in cui svolse l’attività di giornalista, Giovanni Siotto Pintor fu un grande sostenitore della “ Perfetta Fusione ” ovvero dell’unione politica e amministrativa di tutti i territori del Regno di Sardegna e degli stati di Terraferma del Piemonte, della contea di Nizza, del ducato di Genova e del ducato di Savoia; questa fusione, avvenuta nel 1847, e la promulgazione dello Statuto Albertino, gli permisero di entrare in politica, divenendo deputato nella prima, seconda e terza legislatura.
Nel 1848, Giovanni Siotto Pintor, insieme a Giovani Battista Tuveri, presentò un progetto sulle abolizioni delle compagnie barracellari e nel 1861 venne nominato senatore del Regno dal Re Vittorio Emanuele II. Nel corso della sua vita, Siotto Pintor si dedicò anche alla scrittura; tra le opere di maggior interesse si ricordano in particolar modo: Storia letteraria di Sardegna, divisa in tre volumi scritti tra il 1843 e il 1844; Degli uffici de’ magistrati e della virtù civile (1850); De principi razionali e di diritto positivo intorno al matrimonio (1852); De’ monti frumentari dell’isola (1859); Intorno alle voci di cessione dell’isola: considerazioni, dichiarazioni, proteste dei popoli sardi (1861); Storia della vita di Giuseppe Manno (1869); Il ridicolo (1875) e Storia civile dei popoli sardi dal 1798 al 1848 (del 1877 e ristampato nel 1995).
I suoi scritti lo portarono ad essere socio della Società Agraria ed Economica di Cagliari, dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena. Giovanni Siotto Pintor morì a Torino il 24 gennaio del 1882; a lui è stato intitolato un liceo classico a Cagliari, che peraltro frequentò e che risulta essere tra i più antichi della città e di tutta la Sardegna, realizzato dall’architetto sardo Ubaldo Badas.