Dalla costa al cuore più segreto della Sardegna.
La scoperta è recente, ma già da decenni gli speleologi, erano all’opera per ricostruire il sistema carsico che dà origine alla grotta più lunga d’Italia. Un fiume e un intricato sistema di flussi sotterranei le hanno dato origine nel tempo, ma per anni ne è stata conosciuta solo l’entrata principale, dal mare corrispondente alla famosa Grotta del Bue Marino nel Golfo di Orosei.
La grotta più lunga d’Italia vanta un percorso di ben 70 chilometri suddivisi in tre diversi itinerari e si estende nell’area orientale dell’isola al di sotto dei territori di Dorgali, Urzulei e Baunei. Più che di grotta deve parlarsi di insieme di grotte, sale e sifoni che realizzano un maestoso ed unico sistema carsico: quello che unisce il sistema del Codula Ilune con le grotte di Su Palu e Monte Longos alla Grotta Su Molente e alla Grotta del Bue Marino. L’intero sistema nasce a monte dal bacino del Codula di Luna, il fiume sotterraneo che si è fatto largo nelle rocce dell’entroterra dando vita a quella che può ritenersi una scoperta sensazionale.
Il momento che ha dato la svolta alla scoperta è stato nel 2007, quando gli speleologi hanno scoperto la Grotta Su Molente, ma il ricongiungimento dell’intero sistema è avvenuto il 3 giugno 2016, quando gli speleosubacquei hanno attraversato lunghi sifoni, fino ad arrivare alla galleria sommersa di fronte alla quale un professionista della Repubblica Ceca si arrestò tempo prima, non riuscendo ad aprire alcun varco e a proseguire. Oggi il sistema carsico che dà vita alla grotta più lunga d’Italia è così composto da monte a valle:
• Sistema carsico del Codula Ilune (Codula di Luna), sinonimi Su Palu –prima grotta– e Su Spiria –seconda grotta– (o Grutta’e Monte Longos), grotte collegate Sa/Nu 1988, sito in Urzulei area Codula di Luna. Caratterizzato da ambienti grandissimi e gallerie fossili per 42 chilometri;
• Grotta Su Molente –terza grotta–, sita in Baunei area Cudula di Luna, grotte Sa/Nu 966. Dalla caratteristica Sala della Duna partono due brevi sifoni fino al collettore principale del sistema della Codula, nella Sala di Murphy, da cui si risale il corso del torrente verso al Grotta di Monte Longos;
• Grotta del Bue Marino –quarta grotta–, sita in Dorgali, Sa/Nu 12 località Cala Gonone, accesso principale via mare.
L’ultima scoperta ha portato alla luce il punto di congiunzione fra il sistema carsico del Codule Ilune e la Grotta Su Molente, a sua volta collegata a quella del Bue Marino. La grotta più lunga d’italia è quindi formata da quattro grotte distinte unite da percorsi diversi ma uniti.
Dove si trova
L’entrata della grotta corrisponde a quella del Bue Marino, nel Golfo di Orosei, ma la sua lunghezza si estende al di sotto dei territori di Dorgali, Urzulei e Baunei (provincia di Nuoro) per raggiungere l’entroterra dell’isola.
Come arrivare alla grotta più lunga d’Italia
La grotta si raggiunge dal porto di Cala Gonone, utilizzando il servizio di traghetti turistici, prendendo a noleggio un gommone o un veliero, o con la propria barca. Si può visitare il primo tratto della grotta con gite organizzate nel Golfo di Orosei. Il percorso dura circa un’ora e termina nel tratto più impervio dove non si può proseguire e dove tutt’ora sono all’opera gli speleologi per altri approfondimenti.