Lo Stagno di Platamona, situato nel territorio comunale di Sorso, in provincia di Sassari, è una delle zone umide più estese della Sardegna settentrionale, classificata – insieme al ginepreto – come sito di importanza comunitaria (SIC) e inserita – con delibera regionale del 1996 – in un’oasi permanente di protezione faunistica e di cattura.
Collocato nella parte nord-occidentale dell’isola, a circa cinque metri sopra il livello del mare, lo stagno dista pressapoco seicento metri dall’omonima spiaggia di Platamona, bagnata dalle acque del Golfo dell’Asinara, e si estende lungo una superficie di quasi tre chilometri (novantacinque ettari), con una larghezza massima di duecentocinquanta metri e una profondità media di cinquanta centimetri circa.
Le acque dello Stagno di Platamona, nonostante l’esigua distanza dal mare, sono prevalentemente dolci o a bassissima salinità e alimentate soprattutto dal Rio Buddi Buddi. Dalla struttura piuttosto irregolare e caratterizzata dalla presenza di numerose dune sabbiose, la laguna presenta un ricco ambiente naturale comprendente molteplici esemplari di piante acquatiche, il canneto e il ginepreto.
Non meno rilevanti risultano essere le specie faunistiche – uccelli, anfibi e rettili – che popolano l’habitat dello Stagno di Platamona, migrando o nidificando; tra gli esemplari più importanti vale la pena menzionare l’airone rosso, il gabbiano roseo, il falco di palude, il fenicottero, il germano reale, la folaga, il pollo sultano, la raganella sarda, il rospo smeraldino, la testuggine comune e la lucertola campestre.