Le ipotesi sul nome della spiaggia La Bobba sono differenti e pittoresche. La “ bobba ” in tabarchino è il nome di una minestra molto densa a base di fave secche, e qualcuno ha ipotizzato che il nome della spiaggia tragga origine dalla minestra perché nella piccola insenatura c’è sempre mare calmo (come la bobba nel piatto che difficilmente si rovescia per la sua “ solidità ”), ma questa spiegazione appare un po’ azzardata. Qualcun altro sostiene che la denominazione derivi dal soprannome del proprietario del terreno in cui sorge la stradina per la spiaggia. Infine, anticamente, la spiaggia veniva indicata come “ Spiaggia Bova ”.
La spiaggia La Bobba ha un arenile di sabbia candida e dorata chiara, a grana fine, talvolta mista a ciottoli, ed è impreziosita da un piccolo sistema dunale. Il mare è verde smeraldo chiaro e sfuma nell’azzurro e nel turchese, ed è dotato di un esteso basso fondale sabbioso.
La natura della spiaggia è pregevole e le vedute offerte al visitatore sono ampie. Dalla Bobba è possibile raggiungere a piedi Punta delle Colonne, che permette di godere della vista delle Colonne (“ Chinolle ” in carlofortino), che sono due imponenti faraglioni ben radicati sul fondo del mare. Spiaggia La Bobba è affollatissima in alta stagione, e per godere della sua bellezza è consigliabile visitarla nei mesi di giugno e settembre, o fuori stagione.
Dove si trova
Spiaggia La Bobba è situata nell’omonima località, presso l’Isola di San Pietro, nel comune di Carloforte (provincia del Sud Sardegna).
Come arrivare alla spiaggia La Bobba
La spiaggia è raggiungibile dal porto di Carloforte. Appena sbarcati con il traghetto, tenendo il paese di fronte, svoltare a sinistra e percorrere, percorrere la SP103 (corso Battellieri) in direzione sud, superando le località Il Giunco e la spiaggia di Girin; dalla spiaggia Guidi, dopo circa 700 metri, si raggiunge sulla destra un grande parcheggio dove si può lasciare l’auto per proseguire a piedi fino alla spiaggia; oppure si può svoltare a sinistra per l’indicazione della spiaggia imboccando una strada sterrata lunga poche centinaia di metri, e poi si trova un secondo piccolo parcheggio più vicino del precedente all’arenile, sempre affollato; da qui si scende ancora per qualche minuto in pendenza e si arriva.