La Sagra di Sant’Efisio, conosciuta anche come Festa di Sant’Efisio, è la processione religiosa più importante di Cagliari e una delle principali manifestazioni popolari della Sardegna; con i suoi 65 chilometri percorsi a piedi in quattro giorni, oltre ad essere tra le più antiche processioni religiose italiane, la Sagra di Sant’Efisio è inoltre senza dubbio la più lunga, nonché la più grande del Mediterraneo.
Essa si svolge ogni anno, ininterrottamente dal 1657, il primo di maggio. Come molte altre festività dell’isola – tra cui si ricordano in particolare la Cavalcata Sarda di Sassari e la Sagra del Redentore di Nuoro –, l’evento dedicato al martire è caratterizzato dalla tradizionale sfilata di costumi tipici dei paesi partecipanti.
La Festa di Sant’Efisio rappresenta la promessa di voto fatta dalla città di Cagliari nel 1656: si narra infatti che dopo quattro anni di pestilenza e una popolazione praticamente dimezzata, il Santo apparve in sogno all’allora viceré chiedendo una processione in cambio della salvezza della città. Nel settembre di quell’anno, le abbondanti piogge annientarono il morbo e il Consiglio comunale decretò che il primo maggio di ogni anno, a partire dal 1657, sarebbe stato dedicato alla figura di Sant’Efisio.
Da allora, la manifestazione non ha mai subito blocchi, persino nel 1943 – con la città di Cagliari distrutta dai bombardamenti – il Santo fu trasportato su un carro del latte fino a Nora, ultima tappa della processione e luogo in cui Efisio fu martirizzato. I preparativi e i rituali per la giornata della Sagra – curati dall’Arciconfraternita del Gonfalone – iniziano il 30 aprile con la vestizione e l’aggiunta di gioielli in oro offerti come ex voto.
La mattina del primo maggio, Su Carradori – colui che tira il carro (traccas) che trasporta il Santo fino a Nora – addobba i buoi, il Terzo Guardiano che regge il gonfalone della confraternita si reca dall’Alter Nos (oggi rappresentante del Sindaco) e tutti insieme sfilano per primi dietro il carro; quando la manifestazione arriva in via Roma, Sant’Efisio viene accolto dal suono delle sirene delle navi attraccate al porto e viene fatto sfilare su petali di rose. Per tutta la giornata del 3 maggio, il Santo viene celebrato tra le rovine di Nora, mentre il giorno successivo è dedicato al rientro del simulacro nella chiesa di Stampace (quartiere di Cagliari), che avviene entro le ventitré, ora in cui la Sagra di Sant’Efisio giunge al termine.