Quando il nome dice già (quasi) tutto: l’origine del nome Asuni, piccolo comune nell’entroterra della provincia di Oristano abitato da poco più di trecento persone, deriva probabilmente dal sardo “ asone ” che significa “ custode del branco ”.
Questo perché la vocazione agro pastorale di questo paese, caratterizzato da un antico centro storico composto da un intrigante dedalo di piccole viuzze, è spiccata fin dalle origini (secondo altri studiosi, l’etimologia potrebbe derivare da una radice latina che significa “ asino ”, a rimarcare comunque le specificità pastorali della zona).
D’altra parte, siamo in una zona in cui è la natura a farla da padrona: ci troviamo nell’Alta Marmilla, tra le gole dell’Imbessu e del Riu Maiori, in un territorio prevalentemente boschivo, segnato anche dalla presenza di numerose grotte (da segnalare senz’altro è Su Stampu de Muscione Mannu, che si trova in località Costa Ualla e, con i suoi cento metri di lunghezza e duecentotrenta di sviluppo, è la più grande grotta della zona).
Nel territorio del comune di Asuni, che un tempo ospitava cave e miniere dalle quali si estraeva un pregiato marmo (i siti minerari Piscina Porcus e Molinu de jossu sono i due più notevoli), sono presenti tracce di un remoto passato, a dimostrare la presenza umana sin dalla preistoria: in particolare si segnalano il Nuraghe Casteddu e il Nuraghe San Giovanni, oltre alla domu de janas di Burdaga.