Adagiato in una conca naturale nei cui dintorni si trovano ben venticinque nuraghi, magnifica testimonianza di un popolamento della zona iniziato già in epoche preistoriche, Guamaggiore (in sardo campidanese Gomayòri) è un comune situato in Provincia del Sud Sardegna e popolato da un migliaio di persone.
Le origini del nome di Guamaggiore sono tuttora incerte, per il momento si conosce soltanto che fu attestato per la prima volta nella forma Goy Maiori (cioè Goi Maggiore, in opposizione alla vicina Guasila, all’epoca nota come Goy Sili) in un documento del 1217; secondo alcuni studiosi, “ Goy ” potrebbe significare – come ancora oggi nella lingua basca – “ altura ”; se così fosse, le origini di questo toponimo sarebbero antichissime, risalendo addirittura al periodo prelatino.
Di particolare impatto è la visita del centro storico di Guamaggiore, assai ben conservato. La Chiesa più importante del paese, collocato nella regione storico-geografica della Trexenta, è quella di San Sebastiano, costruita nel XVII secolo dopo le due terribili epidemie di peste (1651 e 1654) che avevano decimato il piccolo centro: fu intitolata a San Sebastiano perché fu il martire invocato per far cessare le pestilenze.
La chiesa più antica del comune di Guamaggiore è però quella di Santa Maria Maddalena, edificata a partire dal 1219 utilizzando pietre di un nuraghe di cui non resta più traccia.