Quasi tremila persone abitano a Guasila (in sardo campidanese Guasiba o Guasìlle), comune in Provincia del Sud Sardegna che sorge all’interno di un territorio popolato già nel neolitico.

Guasila, le cui abitazioni si contraddistinguono per i loro caratteristici portali d’accesso assai imponenti, non manca di interessanti punti di attrazione, a partire dalla Chiesa di Santa Maria Assunta: una costruzione ottagonale di stile neoclassico edificata tra il 1842 e il 1852, su progetto dell’architetto cagliaritano Gaetano Cima, molto famoso in Sardegna.

Risulta evidente come Cima si sia ispirato nel disegnare questa chiesa ad altre costruzioni famose dell’epoca, in particolar modo alla chiesa della Gran Madre di Dio a Torino, con cui ha più di una affinità.

Molto sentito dall’intera popolazione della zona è il Palio di Santa Maria (che conserva ancora oggi importanti e antichi significati della tradizione sportiva legata alla cultura religiosa), in onore della Vergine Assunta, che si svolge al di fuori delle mura cittadine, a circa 2 chilometri in direzione nord, il 15 di Agosto nel pomeriggio, manifestazione voluta dall’associazione ippica Gallurese e dal Comune, si ritiene abbia avuto origine nel 1986.

Da visitare a Guasila è anche il museo d’arte religiosa Scrinia Sacra, fondato nel 2008, che espone oggetti liturgici, devozionali e paramenti sacri. Nel comune di Guasila, più precisamente nella frazione di Bangiu, è presente anche una chiesa rurale, la Chiesa della Vergine d’Itria: costruita nel XIII secolo in stile romanico, ha subito nei secoli notevoli modifiche, e le Terme di Is Bangius facente però parte del comune di Furtei.

 
   
 
 

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