Samassi è un comune della Sardegna meridionale situato nella Provincia del Sud Sardegna e nella regione storico-geografica del Medio Campidano. Collocato a poco più di cinquanta metri sopra il livello del mare, il suo territorio viene sfruttato principalmente per le attività legate all’agricoltura, basata in larga parte sulla coltivazione dei cereali, degli ortaggi e del carciofo sardo.

La fertilità e l’irrigazione del terreno sono favoriti dal torrente Flumini Mannu, che ne attraversa il territorio. Samassi ha altresì aderito all’associazione Città della Terra Cruda, che mira alla conservazione e al recupero delle caratteristiche case contadine costruite con il mattone tradizionale di fango e paglia, essiccato al sole.

Il centro storico, caratterizzato dalla presenza di queste tipiche costruzioni campidanesi o da elementi architettonici in stile, si sviluppa attorno alla chiesa parrocchiale della Beata Vergine del Monserrato, realizzata in stile gotico-aragonese intorno al Sedicesimo secolo; altre architetture religiose presenti nella zona sono la chiesa di Santa Margherita, la chiesa dedicata a Sant’Isidoro e quella intitolata a San Giuseppe; mentre in periferia è possibile visitare la chiesa di San Gemiliano, santo patrono (celebrato il 16 settembre) a cui gli abitanti sono molto devoti.

Nel comune di Samassi è inoltre possibile ammirare una delle pochissime necropoli vandaliche della Sardegna, risalente al Quinto secolo d.C. e realizzata dai vandali e dai barbari che invasero l’isola.

Popolato oggi da poco più di cinquemila abitanti, il territorio di Samassi presenta testimonianze di insediamenti umani risalenti all’epoca romana, come alcuni resti di villaggi e sepolcreti situati nelle località Santa Maria, Palamuras, Staineddu, Sa Uga, Perda Mois, Stani e Palatziu.

 
   
 
 

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