In Provincia del Sud Sardegna, nella zona del Sarrabus, in un territorio prevalentemente montuoso caratterizzato dalla fitta presenza di miniere d’argento (famosa quella di Monte Arba, un tempo assai prolifica ma oggi dismessa), ricoperto di foreste e bagnato dall’acqua del Flumini, sorge San Vito (in sardo campidanese Santu Idu), comune di quasi quattromila abitanti che deve il suo nome al santo protettore cui è dedicata la chiesa parrocchiale.

Anche se la zona fu popolata sin dell’età nuragica (in località Santa Maria troviamo i nuraghi Asoru – una costruzione interessante caratterizzata da una torre centrale a pianta circolare e cinta da cortina muraria – e Santa Suia), il centro urbano di San Vito venne fondato nel XV secolo.

Da visitare è la chiesa di San Lussorio, ai margini del paese: si tratta di un bel santuario a navata unica con copertura in legno.

A San Vito è presente anche una prestigiosa scuola di launeddas, frequentata da molti musicisti dall’intera Sardegna per imparare a suonare questo antichissimo strumento musicale sardo – una sorta di triplice flauto. Le launeddas sono spesso protagoniste anche delle sagre che si svolgono d’estate in paese.
Il comune di San Vito comprende la frazione di San Priamo.

 
   
 

Le frazioni di San Vito

 

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