Sulla costa occidentale del Golfo degli Angeli, a venticinque chilometri di distanza dal capoluogo Cagliari, si trova Sarroch (in sardo campidanese Sarroccu) facente parte della Città Metropolitana di Cagliari; paese di circa cinquemila abitanti il cui territorio fu popolato sin dall’età nuragica, come testimoniano i numerosi nuraghi ancora oggi esistenti, come “ Sa Domu e S’Orku ” e “ Antigori ”, nel quale furono rinvenuti dagli archeologi frammenti di ceramica micenea databili tra il XIII e l’XI secolo a. C.
Non si sa da dove abbia avuto origine il toponimo, ma sia che provenga dal sardo “ Sa Rocca ” sia che provenga dal catalano “ S’Arroch ” (che significa “ roccia ”), è assai probabile che faccia riferimento alla montagna che sovrasta l’abitato, raffigurata del resto anche nello stemma del comune.
Dagli anni ’60, lungo la costa di Sarroch sono stati installati importanti insediamenti petroliferi che hanno reso la zona una dei più importanti poli petrolchimici del Mediterraneo.Anche se ciò ha influito negativamente sul paesaggio, caratterizzato da enormi cisterne ed impianti di raffinazione, questo ha comunque contribuito ad un fortissimo sviluppo economico, nonché demografico, del paese, consentito dalla presenza delle raffinerie e di tutto l’indotto che vi ruota attorno.
Da visitare nel comune di Sarroch, oltre ai già citati nuraghi, è senz’altro la meravigliosa Villa d’Orri, abitazione e tenuta agricola edificata alla fine del XVIII secolo: è stata residenza estiva dei Savoia e conserva dei meravigliosi arredi interni; è caratterizzata inoltre da un bellissimo parco verde che si spinge verso il mare dove si trova la Torre del Diavolo.