Tra le basse colline tappezzate di macchia mediterranea profumata di mirto, ginepri e lentischio, in un territorio la cui terra dona vini e oli particolarmente pregiati, sorge Serdiana, piccolo paese della Sardegna meridionale situato in Provincia del Sud Sardegna, nella regione storico-geografica del Parteolla, a pochi chilometri dallo stagno salmastro Su Stani Salliu, famoso per la ricca avifauna che comprende anche il bellissimo fenicottero rosa.

Si tratta di una zona abitata sin dall’epoca nuragica, che conobbe però il picco di popolamento in epoca romana, tanto che nei pressi dell’abitato, in località Mitza de Urnus, sono state rinvenute ceramiche di epoca imperiale, mentre in località Sa Gora è presente una struttura termale che in età tardo antica venne riusata come sepoltura.

Sono numerosi i turisti che ogni anno visitano il comune di Serdiana, attratti soprattutto dall’incredibile bellezza della chiesa di Santa Maria di Sibiola, dalla struttura romanica ed edificata con molta probabilità intorno al Dodicesimo secolo.

Nel centro storico di Serdiana vale comunque la pena visitare anche la Casa Carcassona: una bella costruzione a due piani appartenuta a Efisio Luigi Carcassona, marchese di San Saverio, e affiancata da due torri merlate.

L’economia locale, un tempo prettamente agricola, è oggi principalmente basata sulla produzione vitivinicola (nel paese di Serdiana si trovano le famose cantine Argiolas), sulla coltivazione delle olive e sull’allevamento ovino e suino.

 
   
 
 

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