Tinnura è un piccolo paese della Sardegna nord-occidentale popolato da poco meno di trecento abitanti e situato in provincia di Oristano, su un tavolato basaltico immerso nella regione storico-geografica della Planargia.
L’economia del comune di Tinnura è incentrata principalmente sull’allevamento ovino, ma il paese è famoso soprattutto per la produzione del vino Malvasia e per la lavorazione artigianale* dell’asfodelo e del giunco spinoso utilizzati per la realizzazione di cesti intrecciati.
Il centro storico di Tinnura è invece caratterizzato dalla presenza di numerosi murales che narrano le vicende quotidiane e storiche dell’abitato; oltre alle diverse fontane e alle particolari statue (realizzate da artisti di fama come Pinuccio Sciola) che ornano le vie e le caratteristiche piazzette lastricate in basalto, rendendo questo piccolo borgo della Planargia un vero e proprio gioiello d’arte e di architettura moderna.
Tra i luoghi di maggiore interesse è inoltre possibile visitare la chiesa di Sant’Anna, edificata intorno al Seicento e dalla struttura piuttosto modesta; in onore della santa (patrona del paese) viene organizzata ogni anno a luglio una sagra con canti e balli della tradizione sarda.
Il territorio circostante il paese di Tinnura era abitato fin dall’epoca preistorica, come testimoniano alcuni reperti storico-archeologici, di età nuragica e prenuragica, rinvenuti nella zona: dai menhir al complesso nuragico di Tres Bias, passando per la tomba dei giganti Su Crastu Covocadu, una delle più imponenti dell’intera Sardegna.