Su un altopiano a oltre 500 metri d’altitudine, nella regione storica del Gerrei compresa nella Provincia del Sud Sardegna, si trova Villasalto, il cui nome è composto da “ villa ” e dal sardo medievale “ saltu ” (salto, bosco).
La rara bellezza della zona vi lascerà senza fiato: siamo in un territorio montuoso, sferzato dai venti e caratterizzato da tratti pianeggianti intervallati da pendii a picco e vertiginosi baratri. Ricchissima è la vegetazione, costituita perlopiù da cisto ma anche corbezzolo ed erica, senza tralasciare di citare le piante officinali come la malva e la camomilla; non mancano nemmeno asparagi e funghi, piuttosto rinomati.
La fauna del territorio di Villasalto non è certamente da meno, data la presenza di cinghiali, gatti selvatici, ghiri e numerosissimi uccelli come aquile reali e falchi pellegrini. Quella di Villasalto è inoltre una zona propizia anche per l’uomo, perché ricchissima d’acqua e sorgenti e quindi abitata sin dall’antichità, tanto che vi troviamo menhir, tombe e circoli funerari oltre che numerosi nuraghi (Corrolia, Scandariu e Serra Medau). Sulle pendici del Monte Arrubiu sono stati trovati anche i resti di un villaggio e di una necropoli romani, nota col nome di Cea.
Il centro storico del comune di Villasalto si sviluppa attorno alla chiesa di San Michele Arcangelo, il monumento ecclesiastico più famoso dell’abitato, costruito nel 1600 con linee sobrie e decorazioni semplici. Poco fuori dalle mura, in località Su Suegiu, nella miniera dismessa, si consiglia una visita al Museo Archeologico-Industriale dell’attività mineraria.