Il carnevale di Bosa, comune situato nella regione storica della Planargia, in provincia di Oristano, è chiamato ancora oggi carrasegare, termine in sardo logudorese utilizzato per indicare i tre giorni finali e più importanti della festa: domenica, lunedì e martedì.
Secondo quanto si evince dalle informazioni letterarie pervenute, il carnevale di Bosa poteva iniziare in due distinti periodi dell’anno: capodanno o la festa di Sant’Antonio Abate; i giorni più significativi della manifestazione sono comunque sempre compresi tra la settimana che precede quella del giovedì grasso e l’ultimo giorno delle celebrazioni carnevalesche.
L’intera comunità di Bosa viene coinvolta nell’organizzazione e nella partecipazione alla festa. La maschera principale è quella delle Is Attittadoras: uomini vestiti con il costume tradizionale da vedove che vagano per il paese eseguendo una sorta di grottesco lamento funebre (s’attittidu).
Sin dalle prime ore del mattino, i partecipanti invadono le strade e le Attittadoras, vestite completamente di nero, piangono la morte di Re Giorgio (Giolzi), raffigurato da un bambolotto, spesso smembrato e fatto di stracci e una botte di legno, trasportato per le vie del paese su un carretto o in braccio.
Anche gli spettatori sono coinvolti nella sfilata: le Attittadoras chiedono infatti al pubblico un goccio di latte (unu tikkirigheddu de latte) per il neonato Giolzi, abbandonato dalla madre distratta dalla festa, e importunano le donne presenti tra la folla, tentando di palparne il seno per procurarsi il latte che si “ trasforma ” spesso in malvasia, vino tipico della zona di Bosa.
Al tramonto si assiste, inoltre, ad un repentino cambio di scena: le tristi maschere delle Attittadoras lasciano il posto alle maschere in bianco, rappresentanti gli spiriti del carnevale che sta giungendo al termine, vestiti con un lenzuolo bianco e con una federa bianca che funge da cappuccio.
Il giorno di martedì grasso, il fantoccio di Re Giorgio viene infine bruciato come simbolo della conclusione dei festeggiamenti. Il carnevale di Bosa è, senza dubbio, uno dei più votati all’ilarità e al divertimento tra i carnevali della Sardegna.