Giovanni Spano nacque a Ploaghe, comune in provincia di Sassari, il 3 marzo del 1803, da una benestante famiglia del paese. Nel 1812, a soli nove anni, venne mandato a Sassari per frequentare l’istituto religioso maschile e il seminario grazie al quale ottenne, nel 1820, il titolo di Magister Artium Liberalium; cinque anni più tardi, Spano si laureò in teologia e nel 1827, dopo aver ricevuto gli ordini sacri, iniziò ad insegnare nelle scuole elementari sassaresi.
Successivamente si trasferì a Roma, intraprese gli studi di arabo, greco ed ebraico e a soli trentuno anni venne promosso docente di Sacra scrittura e Lingue orientali presso l’Università di Cagliari, oltre che direttore del Museo Archeologico Nazionale del capoluogo sardo. Nel 1839, Giovanni Spano divenne anche direttore della Biblioteca universitaria; nel 1854 fu preside del Liceo Classico Dettori, il prestigioso istituto in cui studiarono anche Antonio Gramsci, Filippo Figari, Giuseppe Dessì e Francesco Alziator; dal 1857 al 1868 ricoprì la carica di Magnifico Rettore dell’ateneo cagliaritano e nel 1871 venne nominato senatore del Regno d’Italia. In questa veste, Giovanni Spano si batté soprattutto per fare della variante logudorese la lingua letteraria della Sardegna.
Tra le opere del teologo e linguista si ricordano in particolar modo Ortografia sarda nazionale, ossia grammatica della lingua logudorese paragonata all’italiana del 1840, l’antica città di Tharros del 1851, Vocabolario italiano-sardo / sardo-italiano, I nuraghi di Sardegna del 1867, Storia degli Ebrei in Sardegna del 1875 e Alberto Della Marmora: la sua vita, i suoi lavori in Sardegna e la medaglia fatta coniare dal municipio di Cagliari del 1875.
Giovanni Spano morì nel capoluogo sardo il 3 aprile del 1878 e venne sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria; sulla sua lapide vi è incisa la frase “ Patriam dilexit, laboravit ” (Amò la sua terra e per lei impegnò la sua opera). A lui è intitolato uno dei due licei scientifici di Sassari.