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Cala d'Inferno (Capo Caccia)

Cala d’Inferno è situata in una piccolissima insenatura, a nord del promontorio di Capo Caccia. La spiaggia non ha un vero e proprio arenile, in quanto è compresa tra falesie chiare a picco sul mare, di cui una particolarmente interessante, a forma arcuata e di 90 metri di altezza, ed è incorniciata da sassi franosi e ciottoli di grandi dimensioni color crema o bianchi. Il mare è di colore verde smeraldo scuro-blu, con un fondale roccioso e subito profondo.

Come indica il suo nome, Cala d’Inferno è un’insenatura poco riparata e pericolosa se si solleva il vento. È circondata da paesaggi maestosi e selvaggi, in particolare il Belvedere Foradada, un luogo dal quale si gode di un panorama mozzafiato su tutta la costa occidentale di Capo Caccia e sull’affascinante isolotto di Foradada. Il Belvedere è raggiungibile imboccando una deviazione sulla destra e percorrendo la strada verso l’estremo sud di Capo Caccia; ammirando il mare da lassù, si ha la sensazione di cadere o di essere sospesi.

L’isola, così chiamata in quanto è forata da una grotta, è amatissima dagli appassionati di diving, che la esplorano da cima a fondo, anche con escursioni notturne, ed è una delle tappe più interessanti delle gite turistiche in barca, organizzate nella zona; nell’isolotto è facile incontrare splendidi uccelli in volo, come i gabbiani corsi, i cormorani, i corvi imperiali e, con un po’ di fortuna, perfino i grifoni.

Cala d’Inferno è affollata solo in alta stagione, perché vi ormeggiano numerose imbarcazioni, e dunque, per gustare appieno i paesaggi della zona è consigliabile visitarla in bassa o in media stagione.

Dove si trova

Cala d’Inferno è situata nella località di Capo Caccia, nel comune di Alghero (provincia di Sassari).

Come arrivare a Cala d’Inferno

Cala d’Inferno si raggiunge quasi esclusivamente via mare, essa dista 11 chilometri da Porto Conte e 20 chilometri da Alghero; si può arrivare alla cala anche utilizzando la tecnica alpinistica, o ammirarla dall’alto, dal sentiero dal Belvedere della Foradada, una deviazione della SP55 che conduce all’estremità di Capo Caccia.

 
 
   
 
 

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