A seicento metri sul livello del mare, sopra il crinale di una collina che è in realtà un antico vulcano ormai spento da millenni, si estende il paese di Nurri, in Provincia del Sud Sardegna.

La zona è da sempre piacevolmente verdeggiante (con grandi aree a macchia mediterranea con boschi di lecci e sugherete) e ricca di acqua (non mancano sorgenti come Sa mitza frida, Sa mitza de su procaxiu e Funtana de su Coloru), tanto che fu abitata sin dalle epoche più antiche, come testimoniato dalla presenza nel territorio di molte domus de janas e di alcuni nuraghi; tra cui segnaliamo il Corongiu ‘e Maria, affacciato sul Flumendosa, il Santu Perdu, vicino all’omonima chiesetta campestre, e Su Pitti de is Cangialis, uno dei pochi nuraghi pentalobati (cioè con cinque torri angolari) della Sardegna (lo stesso toponimo Nurri si deve probabilmente al fatto che il paese sorse attorno al nuraghe Sardajara, di cui qualche resto è ancora visibile).

Ma sono numerosi anche i resti del periodo romano, come quelli dell’antica città di Biora, scoperti nell’Ottocento, costruita come baluardo difensivo contro le incursioni delle popolazione barbaricine; altri reperti romani da non perdere sono i resti di un ponte sul lago Mulargia: attenzione però che si tratta di resti visibili solo quando il livello dell’acqua è basso (quindi durante le stagioni più calde e secche), perché sono sommersi quando le acque sono più alte.

Di origini ben più recenti sono invece le chiese più importanti del paese, ossia la parrocchiale di San Michele Arcangelo – costruita nel XVI secolo (ristrutturazione del XVIII) in stile gotico-aragonese con pianta a croce greca e una torre campanaria che è curiosamente sita piuttosto lontana rispetto alla chiesa stessa – e la chiesa di Santa Rosa da Viterbo (1643), annessa al coevo Convento dei Cappuccini.

La zona ricca di acqua ha fatto sì che in paese e nei suoi dintorni si sviluppasse una forte attività agro-pastorale, che caratterizza ancora oggi l’economia locale. In caso di visita, va ricordato che il comune di Nurri vanta una delle produzioni casearie più importanti di tutta la Sardegna, e che quindi l’assaggio di qualche formaggio tipico potrà regalare a tutti i visitatori grandi soddisfazioni.

 
   
 
 

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