Belvì (in sardo logudorese Brevie) è un comune della Sardegna in provincia di Nuoro, situato nella regione storica della Barbagia di Belvì. La sua posizione centrale lo rende un comune facilmente raggiungibile da tutti i capoluoghi di provincia, e il suo territorio è ricco e variegato. Circondato e protetto da montagne (a ovest da un gruppo calcareo in cui si sono originati numerosi tacchi o Taxis, a est dal Gennargentu), la flora di Belvì varia al cambiare dell’altitudine e vi si possono quindi trovare boschi di querce e lecci, agrifogli e noccioli, castagne e ciliegi.
Il territorio del comune era abitato fin dal Neolitico, come dimostrano i numerosi ritrovamenti archeologici di utensili e la presenza delle domus de janas. Nel centro storico si possono visitare tre importanti edifici religiosi: la chiesa di San Sebastiano, la chiesa di Santa Margherita e la chiesa di Sant’Agostino, dedicata al patrono del paese. Una menzione speciale spetta al Museo di Scienze Naturali, che ospita una ricca raccolta di fossili minerali e animali.
Nel territorio comunale si estende l’oasi naturalistica Su de Maccioni-Texile di Aritzo, all’interno della quale è possibile compiere escursioni a piedi, in mountain bike o seguire i percorsi dedicati agli amanti del trekking. Belvì presenta anche un’antica tradizione culinaria. Accanto a piatti semplici a base di legumi e verdure, servite in zuppe e minestre, una menzione d’onore va al Caschettes, un dolce a base di nocciole e miele chiamato anche dolce della sposa, e risalente al 1600. In onore del dolce, ogni anno, viene organizzata una sagra ad esso dedicato, solitamente nel mese di giugno. Da non perdere anche la sagra delle Ciliegie.
Il comune di Belvì è infine una delle stazioni del Trenino Verde.