Cossoine (in sardo logudorese Cossoine) è un comune della Sardegna, in provincia di Sassari, situato nella regione storica del Meilogu.
Il territorio risulta abitato fin dall’epoca preistorica, e si citano il nuraghe S’Ena, il villaggio nuragico con annessa tomba dei giganti di Aidu e la necropoli di Santa Maria Iscalas, accanto all’omonimo santuario.
Nel centro del paese, edificato attorno al 1700, possiamo visitare la chiesa parrocchiale di Santa Chiara, edificata nel Sedicesimo secolo, e la chiesa di San Sebastiano: in onore del santo ogni anno si svolge una bella sagra che trova la sua conclusione nell’Ardia di San Sebastiano, una corsa a cavallo per le vie del paese indossando il costume tradizionale.
Poco distante si può osservare un murale realizzato dai giovani di Cossoine, che rappresenta la lotta che ogni giorno devono compiere i poveri per ottenere quel che loro spetta di diritto. Da visitare anche i giardini pubblici, con all’interno una delle pietre sonore di Pinuccio Sciola.
Il comune di Cossoine è noto anche per le sue bellezze naturali, in particolare per la voragine di Su Mammuscone, che un tempo era considerata la porta per l’inferno, e per il banditismo: nei boschi e nelle grotte naturali di Cossoine hanno trovato rifugio i fratelli Cabizza e Francesco Derosas.