Situato al principio della pianura del Campidano, a 20 chilometri a nord di Cagliari, ma sotto la cui giurisdizione provinciale del Sud Sardegna è situato, il comune di Monastir (in sardo campidanese Muristènis) conta quasi cinquemila abitanti.

La zona di Monastir è stata abitata sin da cinquemila anni fa, con insediamenti umani neolitici risalenti almeno al 3000 a. C., di cui restano ancora oggi numerose tracce e testimonianze, anche se l’abitato attuale è stato fondato in periodo medievale.

Il toponimo deriva dal Catalano Monestir, che significa Monastero, mentre la denominazione locale Maristeni probabilmente è il risultato dell’incrocio tra Monisterium e il greco-bizantino Monastere.

È quindi indiscusso che il toponimo faccia riferimento ad un monastero, anche se gli studiosi sono divisi su quale sia in verità il monastero in questione: a Monastir è diffusa la convinzione che si tratti di un antico monastero dei camaldolesi un tempo presente nel territorio circostante, ma di recente molti storici hanno sostenuto l’infondatezza di questa teoria “ popolare ” (il monastero camaldolese sarebbe posteriore alle prime attestazioni del toponimo) proponendo altre ipotesi per spiegare l’etimologia del toponimo.

Al di fuori del centro abitato del comune di Monastir, sulla collina di origine vulcanica che dà il nome al complesso, è possibile visitare l’area archeologica di Monte Zara.

 
   
 
 

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