Monserrato (in sardo campidanese Pauli) è un comune della Sardegna facente parte della Città Metropolitana di Cagliari a soli dodici chilometri dal capoluogo. Il paese ha avuto negli ultimi anni un particolare sviluppo edilizio che ha portato alla creazione di nuovi moderni quartieri periferici, ma questo non ha comportato modifiche all’affascinante centro storico, noto per le strette stradine su cui si affacciano tipiche case campidanesi, costruite in tufo e “ ladini ” (mattoni crudi di fango e paglia), caratterizzate dalle bellissime “ lolle ” (ampi loggiati ornati di fiori e piante) e dagli imponenti portali in legno finemente decorati.

Il nome sardo Pauli, che significa palude, è anche l’antico nome “ ufficiale ” del paese, che dal 1888, con Regio decreto e per volere del Consiglio comunale, prese l’attuale nome di Monserrato, in omaggio alla Madonna di Montserrat (nei pressi di Barcellona).

Nonostante l’economia del comune di Monserrato negli ultimi decenni sia stata caratterizzata da una forte evoluzione modernizzatrice, rivestono ancora una grandissima importanza le attività tradizionali, come l’artigianato e soprattutto la viticoltura, tant’è che a Monserrato si segnala la presenza della più antica Cantina Sociale della Sardegna, dove viene lavorata l’uva al fine di ottenerne vini pregiati come il Nuragus, il Moscato e altri.

La fondazione del primo nucleo di Monserrato risale al periodo romano, ma di quell’epoca non sono rimaste particolari tracce storiche. I monumenti presenti in paese, come la Chiesa della Beata Vergine e soprattutto quella di Sant’Ambrogio, risalgono infatti ad un passato più recente. Ricostruito in anni recenti anche il costume tradizionale locale che viene messo in mostra nel corso degli eventi, religiosi e civili, dell’isola. All’interno dell’area depositi ARST si consiglia infine una visita al Museo delle Ferrovie della Sardegna.

 
   
 
 

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