Onanì (in sardo logudorese Onanìe) è un piccolo comune della Sardegna nord-orientale ubicato in provincia di Nuoro e abitato da poco più di quattrocento persone.
Situato a poco meno di cinquecento metri sopra il livello del mare, in una strada collocata tra il comune di Bitti e quello di Lula, il suo territorio è caratterizzato dalla presenza di una fitta e rigogliosa vegetazione tipica della macchia mediterranea e costituita in buona parte da numerose tratte boschive, adibite principalmente al pascolo.
Ancora oggi, infatti, l’economia del paese di Onanì si basa in particolar modo sulle attività legate prevalentemente all’allevamento e alla pastorizia. Il centro del piccolo borgo barbaricino presenta ancora numerose case costruite secondo il sistema tradizionale, in pietra e legno, e con i muri decorati dai murales realizzati dal pittore Pietro Asproni, che richiamano eventi della vita quotidiana e della storia del paese.
L’abitato si è sviluppato attorno alla chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù, edificata con molta probabilità verso la fine dell’Ottocento, mentre al di fuori delle mura cittadine è possibile visitare la chiesa di San Pietro, risalente al Dodicesimo secolo, e il santuario di San Bachisio, nella valle del Rio Mannu.
Il comune di Onanì comprende anche la frazione di Mamone, un’antica colonia penale, e il suo territorio fa parte del Parco Geominerario della Sardegna. Il piccolo paese di Onanì è inoltre citato nel romanzo Colpi di Scure della scrittrice premio Nobel Grazia Deledda.