Comune del mandamento di Quartu Sant’Elena fino al 1928, da allora Quartucciu (in sardo campidanese Cuartu Tùcciu o Quartùcciu), centro di probabile origine romana abitato oggi da più di dodicimila abitanti, divenne frazione di Cagliari fino al 1983, quando tornò ad essere comune autonomo all’interno della Città Metropolitana del capoluogo di regione.
È probabile che Quartucciu debba il proprio nome (che significa grossomodo “ piccola Quartu ”) proprio alle ridotte dimensioni rispetto alla vicinissima Quartu Sant’Elena. Nell’abitato di Quartucciu, il monumento di maggiore interesse è la chiesa di Sant’Efisio, sita nel cimitero del paese, con facciata romanica risalente al XIII secolo.
Ma è fuori dal centro – sulla Strada Statale 125 per Muravera – che troviamo il monumento sicuramente più interessante, ed è il sito megalitico di Is Concias, comprendente la tomba dei giganti Sa Dom’è S’Orcu, una delle più importanti e meglio conservate dell’intera Sardegna: veniva usata per dare sepoltura ai morti e per riti religiosi.
Nella zona industriale di Quartucciu, è stata rinvenuta per puro caso nel 2000 una necropoli punica risalente al quarto secolo a. C.: gli scavi sono ancora in corso, ma le tombe rinvenute sono già duecento e il sito archeologico, noto come Pill’è Matta, è visitabile e molto interessante.
Il comune di Quartucciu comprende anche la frazione di Sant’Isidoro.